Come scegliere le scarpe da running

Guida introduttiva che spiega come scegliere la scarpa giusta da running di Andrea Pilotti

Le scarpe da corsa giuste per i piedi del podista, una scelta complessa

Nei diversi negozi d’abbigliamento sportivo esistono una gran quantità di scarpe da running per tutte le esigenze e per tutti i gusti, sia da uomo che da donna. Le scarpe da running infatti non sono tutte uguali e a seconda dell’utilizzo che ne fate potrebbero occorrervi modelli diversi. A volte proprio questa vasta offerta rende difficile e complicata la decisione su quale sia la calzatura migliore per i propri scopi e potrebbe essere necessario l’ausilio di un commesso o informarsi sui vari tipi di scarpe in modo preventivo.

La scelta della giusta scarpa è infatti molto importante e ne va della qualità della corsa e anche della nostra salute. Ecco quindi una piccola guida per orientarsi al meglio tra le differenti categorie presenti in commercio.  Come scegliere le scarpe da running più appropriate? Bisogna considerare una moltitudine di fattori differenti. Prima di tutto, dove verranno utilizzate queste scarpe e per quanto tempo?

Verranno usate durante una gara o un allenamento? Per scopi agonistici o di piacere? E per quali distanze? Su quali terreni? Sono tante le domande da porsi per essere certi di fare la scelta migliore per se stessi. Infatti se correte su un suolo asfaltato è meglio optare per una scarpa dotata di buona capacità di assorbimento. Su strade e sentieri sterrati invece è meglio preferire una calzatura con una grande stabilità e un buon sostegno al piede come le scarpe da trail.

Altra cosa da valutare è il tipo di appoggio di chi corre. Esso può essere in pronazione, in inversione o neutro. In seguito alla fase di volo, nel momento in cui il peso del corpo torna a poggiare sul suolo, l’arco plantare tende ad andare verso l’interno e dà energia al passo seguente.

Tale effetto viene chiamato pronazione fisiologica ed è tipico dell’appoggio definito neutro. Ma non tutti gli appoggi, come abbiamo già specificato, sono neutri. Chi corre può anche essere considerato iperpronatore oppure può avere un appoggio in inversione. A seconda del tipo d’appoggio la scarpa necessaria sarà quindi differente, in modo da correggere il difetto del passo e da evitare eventuali sovraccarichi a caviglie, anche o ginocchia.

Un’altra variante che può sembrare insignificante al momento dell’acquisto di una scarpa ma che va invece va considerata, è il peso di chi corre. Fino ai 65 kg di peso un runner viene considerato leggero, fino ai 75 kg rientra nella fascia media ed oltre questo peso nella categoria pesante. A seconda della fascia alla quale si appartiene diventa importante valutare il livello di ammortizzamento della scarpa da running, in modo da rendere meno brusco l’impatto con il terreno durante la corsa.

 

Per scegliere le scarpe da running più adatte a voi:

1.     Stabilite quali sono il vostro tipo e il vostro stile di corsa.

2.     Scegliete la tipologia di scarpa e le caratteristiche che corrispondono ai vostri bisogni.

3.     Determinate correttamente la misura dei vostri piedi

4.     Provate le scarpe per capire quale vi si adatta meglio.

In generale, un paio di scarpe da corsa dovrebbe durare tra i 650 e gli 800 chilometri (3 o 4 mesi per chi corre regolarmente). Date un’occhiata alle vostre scarpe e controllare se la suola o l’intersuola sono compresse o usurate. Se lo sono, potrebbe essere il momento di acquistarne un nuovo paio.

Ricordate che una scelta sbagliata di queste calzature potrebbe determinare problemi di fascite plantare o sindrome da stress tibiale.

Tipi di scarpe in base all’allenamento

Scarpe per asfalto: sono progettate per correre sull’asfalto e per correre, solo occasionalmente, su superfici che presentano lievi irregolarità. Leggere e flessibili, queste scarpe sono realizzate per attutire l’impatto che si crea nel calpestare ripetutamente superfici dure e pianeggianti.

Scarpe da trail-running: sono progettate per i percorsi off-road che presentano ostacoli come rocce, fango, radici o altri ancora. Hanno una struttura in grado di offrire una trazione elevata per ottenere stabilità, sostegno e protezione sotto i piedi.

Scarpe da cross-training: sono progettate per gli allenamenti in palestra o Crossfit o qualsiasi attività nella quale sia importante avere un maggiore contatto con il terreno.

Come corri?

Se possedete un paio di scarpe da corsa che avete utilizzato a lungo, controllate quali parti della suola sono maggiormente usurate per avere degli indizi sul vostro stile di corsa.

Pronazione

La pronazione si caratterizza per un’usura a livello della parte centrale della pianta del piede e di una piccola porzione del tallone. Rappresenta il movimento naturale del piede verso l’interno dopo che il tallone colpisce il suolo. La pronazione di base (neutra) aiuta ad assorbire l’impatto, alleviando la pressione sulle ginocchia e sulle articolazioni. Si tratta di una normale caratteristica dei corridori neutri. Ricordiamo che quando corriamo i nostri piedi atterrano in supinazione e chiudono la falcata in pronazione, questo atteggiamento dinamico rappresenta la normalità.

 

Iperpronazione

L’iperpronazione si identifica per via dell’usura lungo il bordo interno della scarpa, ed è una forma esagerata del movimento naturale del piede verso l’interno. Si tratta di una caratteristica comune alla maggior parte dei corridori e comporta un aumento del rischio di dolore al ginocchio e lesioni. Gli iperpronatori hanno bisogno di scarpe in grado di offrire una stabilità elevata e un buon controllo del movimento.

 

Supinazione

La supinazione (chiamata anche sotto-pronazione) si identifica per via di un pattern di usura lungo il bordo esterno della scarpa. È un rotolamento del piede verso l’esterno, che ha come risultato una riduzione insufficiente dell’impatto quando si mette il piede a terra. I corridori supinatori rappresentano una minoranza e hanno bisogno di scarpe in grado di offrire elevata ammortizzazione e flessibilità.

Barefoot running / minimalista: quando si indossano scarpe da corsa tradizionali, la prima parte del piede che si appoggia a terra tende ad essere il tallone. Questo capita perché il tallone di una scarpa da corsa presenta un’altezza più elevata rispetto all’avampiede. Quando si corre a piedi nudi, la prima parte che colpisce il terreno è la parte intermedia del piede o l’avampiede.

Tipi di scarpe da running in base a piedi e postura

Sono diverse le tipologie di scarpe da corsa in commercio, la classificazione che va da A0 ad A7 va dai modelli minimalisti sino a quelli da trail.

Scarpe da corsa neutre: possono andare bene per i pronatori lievi, ma sono indicate sopratutto per i corridori neutrali o per i supinatori (che tendono a ruotare il piede verso l’esterno). Queste scarpe permettono di assorbire l’impatto e offrono un moderato supporto mediale.

Alcune scarpe super ammortizzate offrono fino al 50% in più di ammortizzazione rispetto alle scarpe tradizionali, per ottenere un maggiore assorbimento degli urti.

Scarpe da corsa stabili: sono indicate per i corridori che presentano un’iperpronazione lieve o moderata. Includono spesso un rinforzo a livello dell’arco dell’intersuola, un’area sulla quale l’iperpronazione ha un forte impatto.

Scarpe per il controllo del movimento: sono indicate per i corridori con pronazione media o iperpronazione severa, poichè offrono funzionalità come talloni più rigidi o altri sistemi di controllo del movimento per contrastare l’iperpronazione.

Scarpe per il barefoot running: queste scarpe offrono una protezione minima nei confronti degli ostacoli che è possibile trovare sul terreno. Molte non sono provviste di nessuna forma di ammortizzazione e rappresentano un semplice strato sottilissimo – 3-4 mm – tra il vostro piede e il suolo.

Tutte le scarpe per il barefoot running hanno un drop tallone avampiede pari a zero. “Drop” è la differenza tra l’altezza del tallone e l’altezza dell’avampiede. Questa caratteristica aiuta ad appoggiare per prima la parte centrale del piede o l’avampiede. Le scarpe da corsa tradizionali, al contrario, presentano un drop di 10-12 mm e una maggiore ammortizzazione a livello del tallone.

Scarpe minimaliste: sono dotate di una struttura estremamente leggera, scarso supporto dell’arco e un drop di 4-8 mm per favorire un movimento naturale e un appoggio con la parte centrale del piede, senza però rinunciare ad ammortizzazione e flessibilità. Alcune scarpe in stile minimalista possono aiutare la transizione da iperpronazione a barefoot running. Le scarpe minimaliste dovrebbero permettere di percorrere un numero di chilometri compreso tra 500 e 650.

Caratteristiche delle scarpe da corsa

 

Tomaia delle scarpe da running

·         La pelle sintetica è un materiale che dura a lungo, resistente all’abrasione, derivato principalmente da nylon e poliestere. Rispetto alla vera pelle è più leggero, si asciuga più velocemente ed è più traspirante. Inoltre, richiede un rodaggio brevissimo.

·         Il nylon è un materiale in grado di assicurare lunga durata, leggerezza e traspirabilità.

·         Gli inserti in TPU (uretano termoplastico) vengono posizionati nelle scarpe traspiranti (ad esempio a livello dell’arco e del tallone). Questi piccoli inserti resistenti all’abrasione aiutano a migliorare la stabilità e la durata nel tempo.

·         Le tomaie impermeabili / traspiranti utilizzano una membrana incollata all’interno della fodera. Questa membrana evita che l’umidità possa penetrare nella scarpa e, contemporaneamente, permette al piede di respirare. Le scarpe dotate di queste membrane mantengono i piedi asciutti in ambienti umidi, con un piccolo compromesso sulla traspirabilità.

 

Intersuola delle scarpe da running

L’intersuola è lo strato posizionato tra la suola e la tomaia, in grado di garantire ammortizzazione e stabilità.

·         L’EVA (etilene vinilacetato) è un tipo di schiuma comunemente utilizzato per l’intersuola delle scarpe da corsa. Le scarpe spesso utilizzano un singolo strato di EVA. Alcune sono realizzate con più di uno strato, per una maggiore flessibilità.

·         Alcune scarpe presentano aree in EVA più solido (a doppia densità, quadrupla-densità, multi-densità, pressato) che sono state aggiunte per creare delle parti della suola più difficili da comprimere. Queste aree si trovano spesso nelle scarpe da corsa stabili e sono utilizzate per rallentare la pronazione o aumentare la durata nel tempo. Quando si trovano in posizione mediale rafforzano l’arco dell’intersuola, un’area nella quale l’iperpronazione esercita un forte impatto.

·         Le lastre sono realizzate in materiale sottile e flessibile (spesso nylon or TPU) e rendono più rigido l’avampiede. Le lastre, spesso presenti nelle scarpe da trail running, proteggono la parte inferiore del piede da rocce e radici.

·         Gli shanks irrigidiscono l’intersuola e proteggono il tallone e l’arco. Aumentano la rigidità di una scarpa quando si utilizza su un terreno roccioso. Gli amanti del backpacking ultraleggero spesso utilizzano scarpe da trail running leggere, dotate di lastre e shanks che aumentano la protezione e il supporto.

·         Il TPU (uretano termoplastico) è una plastica flessibile che viene utilizzata in alcune intersuole come dispositivo di stabilizzazione.

·          

Suola delle scarpe da corsa

La maggior parte delle scarpe da corsa su asfalto presenta della gomma al carbonio a livello del tallone. La gomma espansa, che fornisce una maggiore ammortizzazione, viene spesso utilizzata a livello dell’avampiede. Le scarpe da trail running tendono ad avere la suola in gomma di carbonio per resistere meglio all’usura, mentre le scarpe da corsa su asfalto hanno spesso la suola in gomma espansa per ridurre il peso.

 

Drop tallone avampiede

Il drop di una scarpa rappresenta la differenza tra l’altezza del tallone e l’altezza dell’avampiede. Questo valore influenza il modo in cui il piede colpisce il suolo durante l’appoggio a terra. Un drop basso o medio (da 0 a 8 mm) favorisce un appoggio sulla parte centrale del piede o sull’avampiede, mentre un drop elevato (10-12 mm) favorisce un appoggio sul tallone. Nota: Drop e ammortizzazione sono due fattori indipendenti l’uno dall’altro. Ad esempio, è possibile trovare scarpe con elevata ammortizzazione che hanno un drop pari a zero o molto basso.


Tallone

La struttura rigida attorno al tallone aumenta il controllo del movimento e, talvolta, presenta anche un tacco in grado di aggiungere supporto e ammortizzazione. Questa caratteristica può aiutare corridori che soffrono di una infiammazione al tendine di Achille.

Barre di torsione

Sono posizionate sui lati delle scarpe per aiutare a controllare un eccessivo movimento verso l’interno o verso l’esterno. Sono progettate per gli iperpronatori o supinatori.

Classificazione delle scarpe da running

Esistono otto categorie differenti, corrispondenti alle diverse esigenze del soggetto che corre. Le scarpe possono infatti essere a massima ammortizzazione, stabili, da competizione, da allenamento quotidiano, da jogging o da trail. Le ammortizzate vengono anche definite dalla sigla A3 che sta ad indicare il massimo ammortizzamento. Questa scarpa può essere utilizzata da colui o colei che si allena con costanza ma senza esagerare o da chi vuole imparare o cominciare a correre. Sono indicate per coloro che non hanno problemi nel momento dell’appoggio. Si tratta di calzature molto comode, con un’ampia superficie d’appoggio e di solito durano nel tempo. Hanno una suola che ha lo scopo di migliorare flessibilità e stabilità.

La calzature stabili, definite anche A4, pesano leggermente di più rispetto alle A3 e sono dotate di stabilizzatore. Esse sono pensate per coloro che non hanno un appoggio neutro. Queste scarpe sono particolarmente consigliate per chi esegue una corsa lenta e ha bisogno di una maggior stabilità.  Le scarpe da gara sono dotate di sigla A1 o A2. Le A1 sono in assoluto le più leggere, con un peso che talvolta è inferiore ai 250 g. Le scarpe che appartengono a queste categorie sono perfette per i corridori esperti in quanto grazie alla loro leggerezza consentono di correre in modo ancora più rapido e scattante.

Le loro peculiarità tecniche consentono un’ottima libertà d’azione, sono altamente flessibili e reattive. Non ammortizzano molto bene e proprio per questo sono indicate per chi ha un peso contenuto e non ha particolari problemi nel momento dell’appoggio. Esse sono assolutamente sconsigliate per chi effettua una corsa lenta o per chi ha un peso che supera i 75 kg. Non sono il massimo nemmeno per coloro che hanno problemi di diverso tipo agli arti inferiori. Sono ovviamente perfette per situazioni come le gare.

Le scarpe da Jogging appartengono invece alla categoria A6, si tratta di calzature non troppo tecniche, perfette per chi è agli inizi di questa disciplina, in questo caso l’ammortizzazione è soddisfacente. Questo tipo di calzatura può essere usato anche per la camminata o per chi desidera un look sportivo nella vita di tutti i giorni e quindi anche per attività differenti dalla corsa.

Infine le scarpe da Trail, contraddistinte dalla sigla A5, sono indicate per la corsa fuori strada e quindi devono avere caratteristiche tecniche ben precise. Prima di tutto devono essere robuste, poiché si devono adattare a diversi tipi di suolo senza rompersi ma al contempo devono essere leggere. Esse sono dotate di un’intersuola che protegge il piede dai terreni di più difficile percorrenza e sono dotate di una buona ammortizzazione.

Insomma, scegliere una scarpa da running può essere un’impresa davvero ardua. Ricordatevi di optare per un modello calibrato su quelle che sono le vostre reali necessità, considerando importanti fattori quali il dove si intende correre, il quanto, il come, il proprio peso, eventuali proprie problematiche e tenendo in considerazione anche i propri obbiettivi. In questo modo si sarà certi di aver acquistato la calzatura più appropriata ai propri bisogni.


Consigli per trovare la scarpa da corsa giusta


Misura del piede: le forme per calzature (che determinano il numero delle scarpe) variano a seconda del produttore e anche tra un modello di scarpa e un altro. Potreste avere bisogno di un mezzo numero o di un intero numero in più o in meno rispetto a quello che pensate. Se non siete sicuri, misurate le dimensioni dei vostri piedi. Per maggiori informazioni ecco una guida dedicata a come scegliere la misura delle scarpe.


Provate le scarpe alla fine della giornata. I piedi si gonfiano un po’ durante la giornata e sono un po’ più grandi la sera. Misurare le scarpe di sera permette di evitare di acquistare un modello troppo piccolo.

Cercate un modello spazioso a livello della punta. La larghezza deve essere aderente ma garantire che il piede possa muoversi liberamente. Le stringhe devono essere aderenti, ma non strette. Le scarpe per barefoot running rappresentano un’eccezione. In questi modelli, il tallone e le dita dei piedi devono “adattarsi come un guanto”, senza spazio extra a livello della punta.


Se indossate dei plantari, portateli con voi quando provate le vostre scarpe da corsa, dal momento che hanno un impatto sul numero necessario.

Non è necessario indossare una scarpa progettata per il proprio genere. Gli uomini possono provare una scarpa da donna se hanno il piede piuttosto stretto, mentre le donne possono provare una scarpa da uomo se hanno un piede abbastanza largo.

Considerate l’acquisto di solette (note anche come plantari). Le solette possono migliorare il comfort, il supporto, il modo in cui un certo numero calza o tutti e tre questi aspetti. Al termine del vostro allenamento ricordate sempre di pulire adeguatamente le scarpe.